domenica 12 gennaio 2014

How I met your Marshall Mathers ( capitolo 7)


Capito 7: the real (?) slim shady

E adesso?
Alma continuava a ripensare alla domanda di Sonia “ Mi ridai il bracciale? “
Non aveva voluto farlo anzi, a quelle parole, era stata presa dalla stessa paura di chi scivola via dalla corda a cui è appeso con tutte le sue forze.
Intanto una vocina dentro di lei continuava a bisbigliarle “Massì, che ti importa se tutto questo non è vero!? E' come un film con te protagonista ...goditela.SEi la pardrona quì dentro!”
Chissà fino a che punto poteva controllarlo, quel sogno.
Fissò il muro di fronte a lei, era dipinto di nero e pensò “ lo preferirei rosso “
In un battito di ciglia il muro cambiò colore diventando rosso fuoco . Alma , incredula , si avvicinò per toccarlo. Era rosso, era pittato di vernice rossa e sembrava, a guardarlo , che fosse sempre stato così.
“ Porca miseria!”
Si guardò attorno alla ricerca del prossimo esperimento : quelle maledette porte! Le voleva di vetro !
Divennero immediatamente tutte trasparenti ma nessuno sembrò accorgersene .
Questo corridoio poi è troppo stretto. Allargò le braccia e le pareti si allontanarono tirandosi dietro il pavimento .
“Oh shit!”
Incominciava a prenderci gusto. Perchè non cambiarsi d'abito già che poteva?
Cercò nella sua testa il ricordo del vestito più provocante che avesse mai visto e quello le apparve magicamente addosso .
Intimò ad una parete di tramutarsi nello specchio dove si rimirò compiaciuta.
“Ahahah, alla fine è davvero divertente!”
In quel mentre , dalla sala d'attesa, spuntò l'avvocato Mike
“Signorina Alma!”
La ragazza si girò pensando “ Non voglio te , voglio Eminem “ e così ,mentre procedeva verso di lei , quel corpo cambiò forma trasformandosi nell'oggetto dei suoi desideri “
Alma venne scossa da un brivido gelido.
“Ciao, pronta per concludere il contratto? E' già arrivato Mike?”
“Non saprei ...” gli rispose ridendo “ Mi pareva di averlo visto ma poi è scomparso “
In quella, l'avvocato Mike comparve dal nulla ma ormai Alma non ci faceva più caso.
“Salve signori. “
“ Salve avvocato, ho qui tutti i documenti di cui ha bisogno !” Disse sventolando allegramente la mano.
L'uomo, dopo averla squadrata da capo a piedi e continuò “ Vedo che la signorina si è ripresa da ieri ...complimenti per il vestito“
“Oh, grazie ! “Squittì facendo spallucce .
“ E tu non lo avevi notato il mio vestito? “ Si rivolse ad Eminem con fare ammiccante. Anche se era solo una spece di ologramma lo trovava sempre bellissimo .Ad un tratto pensò “ Voglio che sia tremendamente attratto da me !”
E per tutta risposta quello prese a guradarla a bocca aperta, arrossendo .

Il contratto fu sistemato e firmato senza ulteriori intoppi.Em si era fatto silenzioso e Alma lo aveva già sorpreso un paio di volte a fissarla .
La cosa, stranamente, la rallegrava e la faceva infuriare assieme.

Dopo aver messo da parte le formalità, Alma venne avvisata che , nella sala conferenze, un gruppo di giornalisti aspettavano lei e il signor Mathers per una intervista .
.
Al loro arrivo nella stanza , brulicante di reporter, macchine fotografiche e telecamere,Lei ed Eminem vennero accolti da bisbiglii di stupore e da una pioggia di flash che gli accompagnarono mentre si accomodavano dietro una scrivania munita di microfoni.
Un'uomo sulla cinquantina fece le presentazioni . Quando il nome di Alma venne pronunciato i flash riapartirono nuovamente.
La prima domanda che gli fu rivolta fu se fosse di origini Italiane e da quanto fosse lì in America; poi le venne chiesto del concorso , dell'audizione finale e delle sue speranze circa quella collaborazione.
Scemata la curiosità iniziale giornalisti si concentrarono su Eminem .
Alma stava ad ascoltare con l'atteggiamento scettico di chi è consapevole di stare guardando un film scadente ma continua a seguirlo per vedere fino a che punto si spingerà.
Marshall rispondeva con quel fare da scolaro impertinente che sembrava divertire tanto il pubblico ma lasciava lei del tutto indifferente. Quelle frasi le aveva già sentite, provenivano da interviste che conosceva bene.
Pensò” Sarebbe fantastico se incominciasse a impasticciarsi con le parole.”
E così accadde.
Lo vide affannarsi nel cercare di pronunciare la parola “effettivamente” per almeno un minuto .Il pubblico sembrava prendere anche quello per uno scherzo e rideva più di prima.
“Non è affatto divertente “ pensava invece la ragazza.
Pensò che quella intervista era una vera scocciatura e così , improvvisamente , giornalisti, telecamere e flash scomparvero lasciando lei ed Em soli nella stanza.

Lui non sembrava essersi minimamente accorto del repentino cambiamento e con le mani incrociate sulla scrivania la guardava.
“Non so che mi sia preso prima, che figura di merda ! Sarà stata colpa dell'agitazione “
Chiuse gli occhi mentre rideva.
Era davvero un uomo attraenete. Un desiderio ,che provava da tempo, la fece parlare.
“Che ne dici se... andassimo da qualche parte ?Sai, per rilassarci... parlare e conoscerci meglio?” Propose guardandolo dritto negli occhi e sfiornadogli una mano con la sua .
Em fissò la mano, poi le sue labbra.
“Certamente, mi farebbe molto piacere”

Uscirono così dalla Shady records e assieme si diressero verso la macchina di lui.
“ Dove vorresti andare? “
“Non saprei, tu che dici?”
Em guardò l'orologio e poi continuò “ Io direi a casa mia ...”
“Mi sembra perfetto “

Andava tutto come da programma. In macchina la radio passava canzoni Hip pop a volume assurdamente alto, di fianco a lei Alma poteva vedere il viso di Eminem concentrato sull aguida , serio e illuminato dalla luce del sole .Aveva le mani sul volante che accarezzava ad ogni curva .
Sì , proprio come aveva sempre immaginato avrebbe fatto.

Dopo circa venti minuti arrivarono a destinazione.
Em la fece accomodare sul divano in salotto mentre recuperava due birre dal frigo , poi la raggiunse.
In casa non c'era nessuno oltre loro due , l'attrazione reciproca era un fatto ormai assodato ,mancava solo una qualunque scusa per farlo succedere.
Ma far succedere cosa?
Alma si sentiva più che strana.Aveva la sensazione di star agendo così quasi per dovere,
perchè doveva approfittare della situazione, perchè non poteva sperare che nulla di meglio le accadesse.
Marshall le sedeva di fianco e la fissava con evidenti “cattive intenzioni” provocandole un certo disagio. Le passò un braccio sopra la spalla attirandola ancora più a sé emalei non fece nulla per fermarlo.
Con la mano libera le sollevò il mento e socchiose gli occhi....
Ma cosa c'era che non andava ? Al posto delle farfalle nello stomaco, della felicità che pensava avrebbe provato, Alma sentiva solo rabbia e una gran voglia di piangere?
Con la mano si strinse il polso a cui portava il bracciale .Il cuore le batteva forte facendole male.
Il viso di Eminem era ormai a pochi millimetri dal suo
Perchè tutto quello non la rendeva felice? Perchè?

“Perchè non è questo quello che voglio, non è questo il mio sogno!”

Appena il suo cervello ebbe formulato quella risposta una lascrima scivolò via rapida dalle sue ciglia ,rotolò giù per la guancia e cadde sul bracciale mentre la ragazza pigiava la perlina che l'avrebbe riportata a casa.

trascrivere questo capitolo è stato un travaglio... semplicemente non mi piaceva e non mi piaceva .Nonostante io pensi che l'idea sia carina ...lo odio XD

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